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La Spezia Cinque Terre
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Le Cinque Terre offrono suggestivi itinerari in mezzo a sentieri a picco sul mare (come la Via dell’amore), specialità gastronomiche di qualità, cultura (la Via dei santuari ne è un esempio). Il tutto immerso in una natura aspra, selvaggia e ricchissima di biodiversità animale e vegetale. Un parco da scoprire.
Itinerario suggerito
Il nostro trekking inizia da Riomaggiore, dei cinque borghi il più vicino a La Spezia, e si snoda fino a Vernazza affacciandosi al mare fra vallette, muri a secco, terrazze coltivate, macchie di vegetazione e dirupi. II percorso, chiamato nel tratto iniziale Via dell’amore e ben indicato dal Club alpino italiano (Cai) con il segnavia n.2 blu e bianco, inizia ai piedi della scalinata che sale dalla stazione e scavalca la ferrovia. Una stradina lastricata e attrezzata con ringhiere si alza in lieve pendio sulla sponda rocciosa, fino a raggiungere una scaletta in pietra diretta alla stazione di Manarola. Qui ci si immette in una galleria pedonale dalla quale si esce nel centro del piccolo borgo arroccato a strapiombo sul mare. Finisce così la Via dell’amore dopo 20 minuti di cammino da Riomaggiore.
Ora il sentiero rimonta in salita guadagnando il cimitero, lo fiancheggia sulla destra in un panoramico scorcio sul paese e prosegue a mezzacosta su gradini, conservando intatte le caratteristiche di mulattiera. Dopo 25-30 minuti, oltre una fontana e un ponticello si incontra la sede di una ferrovia abbandonata; il nostro percorso si inserisce proprio su questo vecchio tracciato e conduce sempre segnalato alla stazione di Corniglia. Si prosegue oltre costeggiando ancora la ferrovia fino ad incontrare la scalinata in mattoni che sale alla chiesa di Lardarina, contrada di Corniglia. Dal sagrato un vicolo scende al centro di Corniglia e al poggio panoramico dominante la costa e l’itinerario percorso.
Tornando sul nostro percorso a Lardarina, in corrispondenza del sagrato prendiamo il vicolo alto alla sua sinistra e usciamo dal paese. La mulattiera lastricata e gradinata attraversa uliveti e terrazze che si perdono verso monte in un gioco armonioso di sfumature e balzi. Il mare scompare alla vista lasciandoci immersi momentaneamente in un paesaggio collinare; poi fedele alla caratteristica del luogo riappare ai piedi dei burroni. Vicino ad un’area attrezzata con tavoli e panche si nota un sentiero che scende alla spiaggia di Gùvano con un dislivello di 100 metri. Il tracciato Cai invece prosegue in salita attraversando una valletta, sulla cui sommità si distingue chiaramente il Santuario di san Bernardino.
Siamo nei pressi di località Prevo (208 metri), piccolo gruppo di case abbarbicate sulla costa della collina; una rampa di scalini ci introduce in una galleria che esce oltre le abitazioni del borgo. Inizia una discesa abbastanza sostenuta sul ciglio di dirupi a strapiombo sul mare. L’escursione si carica qui di tonalità emotive intense.
Vernazza si annuncia in basso con la sua torre, l’insenatura del porticciolo, le gradinate scavate nella roccia, le vecchie case di pietra raccolte attorno alla piazza e ai vicoli. Un’ultima e ripida gradinata si abbassa fra i casolari fino al centro del paese, dove possiamo assaporare da vicino la magia di questi luoghi senza tempo, e magari anche, nel vero senso della parola, qualche piatto tipico.